Neurochirurgia vertebrale ad alta complessità: 12 ore di sala operatoria in Aoup salvano paziente da grave infezione dopo intervento effettuato altrove
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- Ultima modifica: Lunedì, 01 Settembre 2025 14:37
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Dodici ore di intervento in sala operatoria a Pisa, in Aoup, con un’equipe multidisciplinare composta di neurochirurghi, chirurghi d’urgenza, anestesisti-rianimatori, neuroradiologi, infettivologi e riabilitatori, oltre al personale infermieristico e tecnico, hanno salvato la vita a una paziente affetta da spondilodiscite jatrogena sfociata in una gravissima infezione a seguito di un precedente intervento neurochirurgico di correzione sulla colonna vertebrale, effettuato fuori regione.
Donate sangue, è gesto altruistico e di prevenzione: l'appello della Regione agli operatori sanitari
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- Ultima modifica: Lunedì, 01 Settembre 2025 11:52
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Gentili Colleghi,
desideriamo richiamare la vostra attenzione sulla possibile diminuzione delle scorte di sangue ed emocomponenti durante la stagione estiva. Questo fenomeno, se non gestito con la dovuta attenzione, potrebbe mettere a rischio la continuità delle cure che dipendono dalla disponibilità di sangue e di farmaci plasmaderivati.
Escluso dalla chirurgia altrove per l’alto rischio, viene operato con successo a Pisa un paziente oncologico avviato 2 anni fa alle sole terapie di contenimento della malattia
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- Ultima modifica: Lunedì, 01 Settembre 2025 12:10
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Un’altra storia di speranza e di alta specializzazione in Aoup, dove un paziente di 74 anni affetto da un tumore della testa del pancreas, dichiarato inoperabile due anni fa in un centro fuori regione a causa della cirrosi epatica e da allora sottoposto solo a cure finalizzate a contenere la malattia, è stato invece operato con successo nei giorni scorsi a Pisa con asportazione radicale della neoplasia e ora può affrontare il suo percorso di cura con una prospettiva completamente diversa.
In Toscana la sua storia clinica ha preso una piega differente quando si è rivolto all’Ospedale di Livorno (Azienda Usl Toscana nord-ovest) per un’altra problematica. Da lì è partita poi la richiesta di una nuova valutazione chirurgica che il paziente ha deciso di effettuare stavolta a Pisa, in Aoup, nella Sezione dipartimentale di Chirurgia generale diretta da Luca Morelli.
Qui il caso, ritenuto ancora potenzialmente operabile, è stato accuratamente studiato e discusso in sede di Gom-Gruppo oncologico multidisciplinare con gli specialisti di epatologia, oncologia e radiologia per un parere collegiale. A seguito di un’attenta discussione clinica il team ha condiviso l’analisi del chirurgo e ha ritenuto che, nonostante la presenza di più patologie, il paziente potesse e dovesse essere operato, anche alla luce dell’età e della natura tecnicamente resecabile del tumore.
In Aoup primo trapianto di fegato programmato in paziente con ipertermia maligna. Messo a punto un protocollo terapeutico di gestione che può fare scuola
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- Ultima modifica: Giovedì, 24 Luglio 2025 11:47
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In Aoup nelle scorse settimane è stato trapiantato con successo per la prima volta il fegato a un paziente 46enne con tumore epatico affetto anche da ipertermia maligna, una condizione rara ma potenzialmente letale, che si verifica come reazione ai farmaci indispensabili per l’anestesia.
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