Si è svolto oggi a Firenze, nell'ambito delle iniziative regionali sulla Medicina di genere, il corso su "La salute della donna con malattie autoimmuni infiammatorie croniche in età fertile", cui hanno partecipato numerose professioniste dell'Aoup. L'evento è stato promosso per coinvolgere il maggior numero possibile di ‘addetti ai lavori’ e per diffondere capillarmente la consapevolezza dell’importanza della pianificazione della gravidanza nelle pazienti affette da malattie autoimmuni infammatorie croniche, con l'obiettivo di migliorarne gli esiti nella regione Toscana, nell’ottica dell’appropriatezza delle cure, dell’efficacia e della sostenibilità del sistema..

Le malattie autoimmuni infammatorie croniche, che colpiscono spesso donne in età fertile, non rappresentano infatti una controindicazione assoluta alla gravidanza. Negli ultimi anni la qualità di vita delle pazienti affette da queste patologie è notevolmente migliorata, tanto che mettere al mondo un fglio non è certamente un tabù. Tutto questo con il presupposto di un corretto inquadramento diagnostico, di una presa in carico adeguata e di terapie mirate, sostenute dal dialogo con gli specialisti ed eventualmente accompagnate da supporto psicologico. Una corretta gestione prima e durante la gravidanza è la condizione fondamentale per favorire la nascita di un bambino sano senza complicanze ostetriche correlate alla malattia di base.

Il convegno ha affrontato in particolare i seguenti aspetti:

• L’impatto clinico della gravidanza sulle malattie autoimmuni infammatorie croniche

• Le strategie di trattamento e la sicurezza dei farmaci in gravidanza

• L’importanza del counselling. Proposte per garantire alle pazienti un adeguato trattamento clinico e assistenziale, in un’ottica integrata e di sistema.

Per favorire la natalità, se da un lato è imprescindibile lo sviluppo di politiche a sostegno della genitorialità, dall’altro sono indispensabili strategie sanitarie ed educative per la tutela della fertilità che siano in grado di migliorare le conoscenze degli operatori sanitari e dei cittadini. Nella sessione, dedicata ai take home message, sono stati raccolti i messaggi più importanti emersi e condivisi tra i relatori.

(Fonte: Segreteria organizzativa convegno - pubblicato da Emanuela del Mauro)