La malattia neoplastica peritoneale: corso a Pisa

Venerdì 22 e sabato 23 novembre si terrà a Pisa il 4° corso dedicato alla “Gestione multimodale del paziente con malattia peritoneale candidato alla chirurgia citoriduttiva con chemioipertermia intraoperatoria (HIPEC)”. È diviso in due parti: la prima, teorica, si svolgerà nell’aula Baschieri; la seconda comprenderà un collegamento live con le sale operatorie.
Il corso - di cui è responsabile scientifico Piero Lippolis (nella foto), direttore della sod Chirurgia generale e peritoneale - sarà introdotto da Grazia Luchini, direttrice sanitaria, e da Piero Buccianti, direttore del Dipartimento di chirurgia generale. 
La malattia neoplastica peritoneale è la conseguenza di una disseminazione neoplastica, “carcinosi”, che è sempre stata tradizionalmente valutata come ultimo stadio di una malattia sistemica e trattata con nichilismo terapeutico in quanto i pazienti tipicamente vanno incontro al decesso a seguito di severe complicanze come l’occlusione intestinale in meno di un anno dalla diagnosi. Un’ampia gamma di neoplasie provenienti dai visceri o organi intra o extra-addominali, più raramente dalla membrana peritoneale stessa (mesotelioma peritoneale e pseudomixoma peritonei), si diffonde o metastatizza al peritoneo parietale e viscerale. Il termine di neoplasia peritoneale comprende quindi una famiglia eterogenea di tumori primitivi o secondari di origine epiteliale o mesenchimale che sono accomunati dalla stessa progressione all’interno della cavità addominale con la formazione d’impianti neoplastici e ascite fino all’occlusione e all’exitus del paziente. La prognosi di questi pazienti è infausta e le terapie palliative hanno rappresentato per lungo tempo l’unica scelta terapeutica. Vantaggi, ormai ampiamente dimostrati, derivano dell’associazione tra la chirurgia cito riduttiva (con peritonectomia), volta alla rimozione di tutti gli impianti neoplastici visibili e la chemioterapia ipertermica intraperitoneale (HIPEC) mirata al trattamento dei residui microscopici, sia nelle carcinosi primitive sia in quelle secondarie da cancro del colon-retto, gastrico, ovarico e nel sarcoma peritoneale.

In allegato la locandina e il programma completo