Marco Falcone eletto nel Consiglio direttivo della Società italiana di malattie infettive e tropicali

Il dottor Marco Falcone - ricercatore universitario in Malattie infettive del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa - è stato eletto membro del Consiglio direttivo della Società di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) durante l’ultimo congresso nazionale svoltosi a Palermo dal 24 al 27 novembre. Quarantunenne, il dottor Falcone è il più giovane membro eletto nel consiglio direttivo della Società.
La SIMIT è la più numerosa comunità scientifica degli infettivologi italiani e tradizionalmente ha focalizzato la sua attività nella promozione della cultura e della conoscenza negli ambiti più importanti delle malattie infettive ovvero: l’infezione da virus da HIV, le epatiti virali, le patologie trasmissibili e le malattie infettive acquisite nella comunità o nell’ospedale da microrganismi multi-antibiotico resistenti.
Il dottor Marco Falcone si è laureato e specializzato nell’Università di Roma “La Sapienza” e dal 2018 è ricercatore di tipo B in malattie infettive nell’Università di Pisa. Svolge la sua attività assistenziale e di ricerca nella clinica di malattie infettive dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana diretta dal professor Francesco Menichetti. La sua attività clinica e di ricerca è focalizzata sullo studio delle infezioni nosocomiali da germi multi-resistenti e sulle infezioni nei pazienti immunodepressi. Il principale obiettivo delle sue attività è traslare nella pratica clinica le conoscenze dei meccanismi patogenetici e molecolari alla base delle infezioni batteriche e fungine, al fine di migliorare il trattamento delle stesse. È membro del board del gruppo europeo per lo studio delle infezioni nell’anziano (ESCMID Study Group for Infections in the Elderly – ESGIE).
Insieme al professor Menichetti è impegnato nella conduzione di studi clinico-epidemiologici sui microrganismi multi-resistenti causa di infezione ospedaliera, con particolare riguardo all’epidemiologia toscana e nello specifico all’epidemia da Klebsiella pneumoniae NDM-produttrice.