Sipmel: al congresso nazionale l'esperienza Aoup fra pandemia e futuro

Si è parlato di medicina di laboratorio, nuove complessità e future strategie al congresso nazionale della Sipmel-Società italiana di patologia clinica e medicina di laboratorio che ha riunito a Riva del Garda professionisti provenienti da tutt'Italia per una tre giorni di approfondimento scientifico, confronto e aggiornamento sul ruolo della medicina di laboratorio negli attuali scenari socio-sanitari, inediti anche per la pandemia da Covid-19 e su cui si sono confrontate le esperienze delle diverse aziende. Proprio su questo aspetto l'Aoup - che ha partecipato sia ai lavori dei gruppi di studio sia agli eventi del programma congressuale con i professionisti del Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie - ha illustrato la sua esperienza nella sessione precongressuale dedicata all'evoluzione della diagnostica decentrata: aumento della domanda, capacità di risposta e regolamentazione dei Poct-Point of care testing (di cui era responsabile scientifico il dottor Luca Rossi, vice coordinatore del gruppo di studio Poct di Sipmel e presidente nazionale dell'area tecnica della società) con la dottoressa Barbara Grandi (dirigente UO Diagnostica di laboratorio) che ha illustrato l'esperienza dell'Aoup nel rapporto con il territorio durante l'emergenza Covid e la dottoressa Irene Batini (Il Poct in gastroenterologia). Nella sessione conclusiva promossa dal gruppo di studio salute e Sicurezza Sipmel Luca Rossi (coordinatore) ha poi illustrato la formazione per la sicurezza mentre la dottoressa Roberta Lamanna (Sezione dipartimentale di Immunogenetica) ha illustrato il ruolo del manager Hse-Salute, sicurezza e ambiente.

In allegato il programma

Foto 1: da sx, Grandi, Batini, Rossi, Lamanna
Foto 2: gruppo di studio salute e sicurezza in medicina di laboratorio Sipmel

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 25 ottobre 2022)

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