Secondo una ricerca internazionale pubblicata sul The British Medical Journal, in cui figura anche un gruppo pisano, molte delle indicazioni circa i benefici dei vari latti artificiali sulla salute dei bambini utilizzate a fini pubblicitari o commerciali non sono supportate da prove scientifiche di alta qualità.
Da alcune di queste indicazioni nutrizionali e sulla salute, diffuse in Paesi ad alto, medio e basso reddito, emerge ad esempio che i latti artificiali favorirebbero meglio lo sviluppo del cervello, l’immunità e la crescita dei neonati. Si tratta di affermazioni quantomeno controverse, laddove non siano supportate da solide evidenze scientifiche, in quanto possono indurre l’opinione pubblica e le mamme a percepire maggiori benefici nel praticare l’allattamento artificiale rispetto all’allattamento al seno e di conseguenza a limitare la diffusione di questa seconda pratica, i cui benefici sono invece indiscussi.
In particolare i ricercatori affermano che "manca ancora trasparenza" e auspicano normative più rigide “per proteggere meglio i consumatori ed evitare i danni associati al marketing aggressivo di tali prodotti”.
Tra gli autori pisani di questo lavoro c’è un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa composto da Diego Peroni, professore ordinario e direttore dell’Unità operativa di Pediatria dell’Aoup, Pasquale Comberiati, ricercatore TD tipo b, e Sofia D’Elios, dirigente medico.

Il lavoro di ricerca è consultabile in open-access a questo link:
Cheung KY, et al. Health and nutrition claims for infant formula: international cross-sectional survey. BMJ 2023;380:e071075
https://www.bmj.com/content/380/bmj-2022-071075 

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 21 febbraio 2023 - Foto di Manuel Pacheco da Pixabay