Il 12 e 13 giugno la sede centrale dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), a Ginevra, ha ospitato il Global neglected tropical diseases programme partners' meeting.
L’incontro è servito per fare il punto sulla road map dell'Oms, lanciata nel 2021, che si prefigge, entro il 2030, il controllo delle malattie tropicali neglette (NTDs), da cui attualmente sono colpite 1,7 miliardi di persone. È stata anche l’occasione per presentare un caso di successo: il Togo, paese africano che si affaccia sull’Oceano Atlantico, ha annunciato l'eliminazione di quattro malattie: la tripanosomiasi africana, il verme di Guinea, il tracoma e la filariasi linfatica.
Hanno partecipato al meeting oltre trecento rappresentanti, provenienti da tutto il mondo, del mondo accademico, delle associazioni di pazienti e di tutte le istituzioni coinvolte nella lotta contro le malattie tropicali neglette.
Per l'Italia, quale rappresentante del network italiano per le NTDs, ha partecipato il professor Fabrizio Bruschi, presidente della Società italiana di parassitologia e responsabile del programma Monitoraggio delle parassitosi e formulazione di nuovi algoritmi diagnostici per l'Azienda ospedaliero-universitaria pisana.
Il network italiano, nato sulla scia della roadmap 2021-2030 è costituito da: Società italiana di Parassitologia, Società italiana di Medicina tropicale e salute globale, Società italiana di Malattie infettive e tropicali, Istituto superiore di Sanità, Università di Milano-Centro Mach, Fondazione Ivo de Carneri, Associazione italiana amici di Raoul Follereau, Sightsavers Italia, Italian Malaria Network, Irccs Ospedale don Calabria di Negrar, Inmi Spallanzani, cattedra Unesco Training and empowering human resources for health development in resource-limited countries, Università degli studi di Brescia e Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (Inmp).