L’Aoup perde Ezio Soldati, cardiologo e aritmologo: per tutti un medico straordinario

Una grave malattia in pochi mesi ha strappato alla cardiologia dell’Aoup, a tutti i suoi pazienti e ai colleghi un grande medico, Ezio Soldati (foto), che si è spento ieri all’ospedale Santa Chiara all’età di 67 anni. Nel suo caso verrebbe da dire Nomen Omen perché, pur essendo uno spirito libero e un idealista, è stato un soldato nell’assolvimento della sua missione di medico. Di Viareggio, proveniente dal Cnr, è stato un pioniere nell’aritmologia insieme a Maria Grazia Bongiorni, con la quale è stato assunto in Aoup nel 1997 e da lì in poi, insieme, hanno intrapreso un lungo viaggio sempre in tandem e formando una forte squadra, che ha portato la cardiologia aritmologica pisana sul tetto del mondo. In Aoup infatti è stato inventato il cosiddetto “Pisa approach”, metodo poi copiato in tutto il mondo, per l’estrazione degli elettrocateteri cardiaci infetti o mal funzionanti tramite approcci venosi multipli.
Ma Soldati era anche schivo, non amava la notorietà e non gli interessava la carriera. Lui era solo camice, sala operatoria e corsia. La sua dedizione ai pazienti in questi anni è stata totale e assoluta, espletata oltre ogni orario di lavoro, dimenticando ferie, permessi, festività.
Della cardiologia amava tutto, dalla cura dello scompenso a tutti i difetti elettrici del cuore e perseguiva sempre la guarigione del paziente, ragion per cui puntava sempre, ove possibile, all’ablazione delle aritmie per eliminare il problema alla fonte e non tamponarlo con terapie farmacologiche.
La sua gioia più grande era quando i pazienti, grati per la sua straordinaria competenza nelle cure, gli riconoscevano anche questo grande spessore umano. Era la soddisfazione che più lo emozionava perché gli brillavano gli occhi.
Negli anni ha partecipato a numerosi congressi internazionali e ha ricoperto anche incarichi in società scientifiche (è stato presidente regionale dell’Aiac-Associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione e poi consigliere nel direttivo nazionale).
Lascia la moglie e due figlie, di cui una è anestesista in Aoup, e una squadra di colleghi che hanno perso una colonna portante del reparto, un faro e un amico fraterno.
La salma in mattinata verrà trasferita dall’obitorio alla Croce Verde di Viareggio; i funerali ci saranno domani pomeriggio, giovedì 11 aprile alle 16, sempre a Viareggio, nella chiesa di Don Bosco. Alla famiglia giungano i sentimenti del più sentito cordoglio da parte di tutta l’Aoup.

Qui il saluto dell'Aiac

(scritto da Emanuela del Mauro, 10 aprile 2024)