Lipodistrofie, malattie rare di difficile diagnosi, e obesità: il primo centro in Italia per la cura è a Pisa
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- Ultima modifica: Giovedì, 27 Giugno 2019 13:58
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Nasce a Pisa, nell’alveo della lunga tradizione nella cura delle patologie endocrine e del metabolismo, il Centro per la diagnosi e la cura delle lipodistrofie, aggiungendo così un ulteriore tassello all’insieme di competenze, professionalità e ricerca scientifica all’avanguardia, che fanno di Pisa un polo attrattivo per i pazienti provenienti da tutta Italia.
Il Centro nasce nel 2001 come centro multidisciplinare per la diagnosi e la terapia dell’obesità e dei disturbi del comportamento alimentare e, da pochi anni, è diventato centro di riferimento anche per la cura delle lipodistrofie, un gruppo eterogeneo di malattie rare, congenite o acquisite, caratterizzate dalla perdita più o meno estesa di tessuto adiposo sottocutaneo in assenza di denutrizione e frequentemente associate ad alterazioni ormonali e metaboliche.
Si tratta di quadri clinici estremamente complessi e di difficile diagnosi, per i quali è necessario un approccio multidisciplinare integrato che solo un centro ad elevata specializzazione è in grado di garantire. Si stima infatti che almeno i ¾ dei casi non vengano correttamente diagnosticati per la complessa sintomatologia. Anche per questo motivo non vi sono dati accurati sull'epidemiologia e le informazioni attualmente disponibili sono basate per lo più su analisi dei dati riportati in letteratura. Il fatto è che, se non vengono riconosciute e trattate, le lipodistrofie si associano ad un incremento del tasso di mortalità a causa delle complicanze metaboliche e cardiovascolari associate alla malattia. Pertanto la diagnosi precoce è fondamentale per prolungare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita di questi pazienti.
Nasce a Pisa il primo Centro clinico proctologico e del pavimento pelvico. La presentazione durante un corso internazionale con esperti da tutto il mondo
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- Ultima modifica: Giovedì, 13 Giugno 2019 15:05
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Nasce a Pisa il primo Centro clinico in Italia interamente dedicato alle malattie proctologiche e alle disfuzioni del pavimento pelvico, con uno staff multidisciplinare e multiprofessionale ad alta specializzazione e l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza, standardizzare le procedure, ottimizzare tempo e risorse, ridurre il rischio clinico e fare formazione anche internazionale. Oggi, ad esempio, proprio a Pisa si tiene per due giorni (13 e 14 giugno, Auditorium Rino Ricci della Camera di commercio, inizio alle 8.30) l’International masterclass on proctology and pelvic floor diseases con i migliori opinion leaders mondiali del settore da Cina, Korea del Sud, Australia, esperti europei e una selezione di giovani emergenti in collaborazione con Young Siccr-Società italiana di chirurgia colorettale e Young Escp-European society of coloproctology. Questo corso internazionale coincide con la strutturazione in Aoup - dopo anni di esperienza e casistica, applicazioni e tecniche chirurgiche all’avanguardia (standard e robotica) - di un centro clinico che rappresenta una svolta dal punto di vista qualitativo e organizzativo per la cura di queste malattie.
Emodinamica pisana: due impianti di valvola mitralica con tecnica mininvasiva senza interrompere circolazione corporea
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- Ultima modifica: Mercoledì, 12 Giugno 2019 11:24
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Due interventi all’avanguardia effettuati negli ultimi mesi confermano la Sezione dipartimentale di Emodinamica dell’Aoup come centro europeo di riferimento per il trattamento percutaneo – senza cioè incisione chirurgica – della patologia cardiaca strutturale e, in particolare, per quella valvolare. L’equipe diretta dalla professoressa Anna Sonia Petronio ha eseguito due impianti di valvola mitralica (Tendyne) inserendo una cannula nell’apice del ventricolo sinistro attraverso una piccola incisione della parete toracica, senza interrompere la circolazione corporea. I pazienti sono stati dimessi dopo una breve degenza post-operatoria senza la necessità di una riabilitazione cardiologica. «Siamo uno tra i pochi centri in Italia ed Europa che ha iniziato a impiantare, mediante la collaborazione con la Cardiochirurgia e la Cardioanestesia, protesi valvolari mitraliche per via transcatetere – spiega la professoressa Petronio – Questo ci sta permettendo di curare con buoni risultati pazienti che per l'elevato rischio cardiochirurgico non avrebbero avuto alcuna alternativa terapeutica».
Ospedale Cisanello: oggi l'inaugurazione ufficiale del nuovo ingresso pedonale e della nuova accettazione
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Si è inaugurato ufficialmente oggi ma, di fatto, funziona già da qualche mese come ingresso pedonale unico del primo grande monoblocco dell’Ospedale di Cisanello. Dalla metà di aprile sono state attivate anche le nuove postazioni front-office del Cup e i box delle accettazioni ambulatoriali dipartimentali. In pratica, un’unica porta di accesso, sorvegliata h 24, che introduce in un percorso interno lungo il quale il paziente/visitatore viene accompagnato alla propria destinazione da una segnaletica intuitiva basata su colore, lettere e numeri, che riorganizza completamente i flussi e l’accoglienza senza più dover uscire all’esterno per passare da un padiglione all’altro.
Inizialmente questa rivoluzione nei flussi di percorrenza pedonali ha suscitato qualche disagio, per la chiusura concomitante dei vari accessi all’edificio 30 e per la novità della segnaletica di orientamento, ora quasi del tutto completata. Era una riorganizzazione comunque necessaria, sia per ragioni di sicurezza sia per l’imminente apertura del cantiere del nuovo ospedale, che comporterà l’interdizione al transito di tutta l’area compresa fra gli edifici 30 e 31 per la realizzazione dell’edificio “vela”, ossia l’ingresso unico definitivo che raccorderà, in un unico monoblocco orizzontale, vecchie e nuove costruzioni e costituirà il vero baricentro del nuovo ospedale con funzioni di orientamento-smistamento dei flussi e separazione definitiva di tutti i percorsi (sanitari, logistici, utenza).
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