"Con l'allergia si può", nel nome di Chiara Ribechini

E’ passato meno di un anno dalla scomparsa di Chiara Ribechini per uno shock anafilattico in seguito a una cena al ristorante e oggi i suoi genitori – la mamma, Michela Bargagna, è infermiera in Radiodiagnostica 1 in Aoup - vogliono ringraziare tutti i colleghi, gli amici, i conoscenti che, in quei giorni di disperazione, hanno voluto stringersi intorno a questa famiglia intontita dal dolore per provare a costruire qualcosa di duraturo nel nome di Chiara.

E così è stato poiché, da quella gara di solidarietà partita immediatamente dopo la notizia della sua scomparsa, che aveva travalicato i confini italiani anche tramite il web, è nata oggi un’associazione.

Si chiama: “Chiara Ribechini – Con l’allergia si può” e fra gli scopi fissati nel suo statuto c’è appunto quello di aiutare, con la ricerca e la sensibilizzazione, tutte le persone con allergie più o meno gravi a condurre il più possibile una vita normale, proprio come aveva fatto Chiara per 24 anni. Dunque informazione capillare, nelle scuole e nel mondo della ristorazione, coinvolgendo tutti gli attori che hanno a che fare con la catena della distribuzione alimentare. Chiara era nata allergica e, nonostante mille difficoltà e accorgimenti, era riuscita a condurre una vita normale senza rinchiudersi in una nicchia. Spesso chi soffre di allergie rischia infatti di soffrire di marginalità ed esclusione sociale. E’ proprio questo che i familiari di Chiara vogliono evitare: far sì che il sorriso di Chiara, la sua passione per gli animali, per i più deboli, possano aiutare tante altre persone con allergia ad avere coraggio. Perché quello che è capitato a lei, dovuto solo a un fatale errore, non debba succedere mai più. I recapiti dell’associazione: email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel.: 370 3142036.

 

 

 

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 3 aprile 2019)

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