Centro di Coordinamento Aziendale per la Salute e la Medicina di Genere - Centro Regionale Coordinamento

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CENTRO REGIONALE DI COORDINAMENTO SALUTE E MEDICINA DI GENERE

Il Centro regionale di coordinamento, costituito con Delibera di Giunta regionale n.144/2014, è inserito fra le strutture del Governo Clinico regionale, di cui all'art. 43 della legge regionale n. 40/2015. Il centro, insieme alla relativa rete regionale, che coordina, opera per il raggiungimento degli obiettivi del sistema toscano per la salute e la medicina di genere. In particolare, la rete regionale è costituita dai centri di coordinamento aziendale SMG presenti presso le Aziende ed enti del Servizio sanitario toscano (Ftgm e Ispro) e dai Centri SMG di area territoriale delle Aziende Usl.

L'attuale struttura del Centro è stata ridefinita con Delibera di Giunta regionale 1316/2019.

Schema dell’organizzazione del Centro di Coordinamento salute e Medicina di Genere.

La relazione delle attività relativa al biennio 2018-2019 e la programmazione delle attività relative al biennio 2020-2021 sono state approvate dalla Delibera di Giunta regionale nr. 812/2020.

 

OBIETTIVI:

  1. Elaborare percorsi assistenziali integrati di cure in ottica di genere
  2. Sviluppare soluzioni innovative di accesso ai servizi sulla base del genere
  3. Promuovere una consapevolezza sociale e individuale sui fattori di rischio legati alla salute femminile
  4. Favorire una cultura sanitaria di genere interna ed esterna
  5. Promuovere e sviluppare la ricerca sanitaria di genere, nazionale ed internazionale
  6. Promuovere l’integrazione del principio di pari opportunità nelle politiche programmate dell’Azienda
  7. Definire annualmente un Piano delle attività, sulla base degli indirizzi del Centro regionale
  8. Individuare percorsi diagnostici-terapeutico-assistenziali (PDTA) innovativi che garantiscano a livello aziendale un approccio omogeneo alla malattia, promuovano il lavoro di equipe attraverso l’integrazione e la comunicazione tra tutti gli operatori sanitari coinvolti, sia a livello territoriale che ospedaliero
  9. Stabilire per ogni PDTA indicatori di processo e di esito che permettano la valutazione e il monitoraggio delle azioni di miglioramento avviate
  10. Promuovere un’offerta di servizi a partire dal livello territoriale che, riducendo l’uso improprio di prestazioni diagnostiche e terapeutiche, tengano conto delle esigenze delle donne relativamente alla loro disponibilità di tempo, anche ripensando spazi e tempi nelle strutture, al bisogno di corrette informazioni e di rassicurazioni sulla patologia e sui rischi, alla necessità di controlli ed ai costi degli stessi
  11. Implementare gli strumenti idonei a garantire il corretto flusso informativo tra ospedale e territorio (cartella clinica informatizzata, protocolli e procedure ecc.)
  12. Promuovere eventi formativi che sensibilizzino e aumentino le conoscenze sulla sanità di genere tra gli operatori sanitari, sia a livello locale che regionale e nazionale
  13. Stimolare e supportare la ricerca anche promuovendo le attività finalizzate ad attrarre finanziamenti pubblici e privati e la partecipazione a progetti finalizzati a livello regionale, nazionale o internazionale
  14. Favorire campagne di sensibilizzazione nella cittadinanza

L’AOUP intende sensibilizzare i propri operatori e, per quanto possibile, la comunità in merito all’approccio di genere, monitorare le attività di genere già presenti nella realtà locale, e promuovere le sinergie tra i diversi attori coinvolti, divulgando nozioni ed informazioni sulle differenze di genere validate da studi clinici e da esperienze internazionali.

Ha come obiettivo generale quello di operare e promuovere la Medicina di Genere in 4 macroaree, per le quali prevede la creazione di gruppi di lavoro specifici: Assistenza (Diagnosi e Cura), Formazione e Ricerca ed informazione

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