Covid-19: Fondazione Onda premia le donne in prima linea nell'emergenza. Fra di loro anche due professioniste Aoup

Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, assegna il riconoscimento “Donne e Covid-19” a 206 operatrici sanitarie di tutta Italia che si sono particolarmente distinte per l’assistenza e la cura ai pazienti durante l’emergenza pandemica. A consegnare il premio Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno, testimone e simbolo del prezioso lavoro di molte di loro, in occasione della presentazione del IV Congresso nazionale della Fondazione, realizzata in collaborazione con Regione Lombardia.

Ci sono anche due dipendenti dell’Aoup, Maria Grazia Orsi (foto a dx), coordinatrice infermieristica della “Bolla Covid”, e Lucia Trillini  (nella foto in basso, a sx), direttrice dell’Unità operativa Facility management dell’Aoup, fra le 206 donne premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, a Palazzo Lombardia, in occasione della presentazione del IV Congresso nazionale della Fondazione, per l’impegno in prima linea nella gestione dell’epidemia di Sars-Cov2.
Entrambe, infatti, si sono distinte per una grande dedizione al lavoro nella fase più acuta della pandemia e sono state selezionate dalla Fondazione Onda, tra le professioniste segnalate dall’Azienda, in rappresentanza di tutte le operatrici, sanitarie e non, impegnate in prima linea nella gestione dell’emergenza. Tutte e due, per le loro rispettive competenze, hanno consentito l’allestimento in tempi rapidi di aree idonee ad accogliere in sicurezza un numero elevato di posti letto intensivi, reperendo attrezzature e materiale e adeguando l’impiantistica laddove necessario. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla loro minuziosa conoscenza degli edifici, delle risorse tecnologiche e umane a disposizione. Altro punto di forza è rappresentato dalla loro capacità di  aver saputo guidare con empatia, competenza e professionalità tutti i professionisti coinvolti nell’emergenza.

“Maria Grazia Orsi e di Lucia Trillini - dichiara il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani – rappresentano simbolicamente tutto il preziosissimo esercito di risorse che ha lavorato incessantemente durante la pandemia. Risorse ed esperienza che ci serviranno anche ora che il numero dei contagi sta lentamente risalendo, visto che abbiamo approntato, con il lavoro di squadra insieme a tutte le figure professionali coinvolte, le necessarie contromisure per fronteggiare una eventuale nuova ondata in maggiore tranquillità rispetto ai mesi di marzo-aprile scorsi”.
Si ricorda che a Pisa in Aoup si erano registrati fino a 187 ricoveri totali Covid (151 ordinari e 36 di terapia intensiva).  
A consegnare il riconoscimento Mattia Maestri, il paziente di Codogno che in prima persona testimonia l’impegno incessante e la dedizione riservata agli ammalati durante l’emergenza: «La prima cosa che mi viene in mente è semplice, forse scontata, ed è quella di dire ‘grazie’ e non basterebbero pagine e pagine per ringraziarvi tutti e nel modo giusto. Il mio è un messaggio di stima, di orgoglio verso tutti coloro che hanno lavorato e lavorano nel campo sanitario, che hanno combattuto e stanno ancora combattendo in prima linea contro il diffondersi del coronavirus. Sono stati chiamati a fare turni infiniti e strazianti e con determinazione e professionalità hanno dato il massimo, sono stati la colonna portante dell’intero Paese in una situazione di emergenza estrema. Non dimentichiamoci di loro ora che l’emergenza sembra passata, meritano il rispetto e il sostegno di tutti».
Le assegnazioni sono state decise da un Comitato composto da medici e da esperti di settore sulla base delle segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa.  

Le premiate hanno ricevuto anche le immagini fotografiche delle opere dei tre writers che hanno aderito all’iniziativa: Austin Fowler (https://austinzart.com/), Laika (https://laika1954.com/) e Cheone (Cosimo Caiffa) tramite l’associazione UNISONO APS, Spazio Baluardo di Milano. Dall'Italia agli Stati Uniti, alla Cina gli artisti hanno lanciato nuovi messaggi celebrando il lavoro del personale sanitario e invitando gli abitanti delle città a non uscire di casa dipingendo mascherine e divieti. Nel corso della cerimonia è stato proiettato “Red Zone – Vita da isolati”, documentario realizzato da Marco Belloni, videomaker di Codogno, che ha vinto l’ultima edizione del Varese International Film Festival.

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 28 settembre 2020)

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