L'Aoup capofila del progetto degli acquisti di dispositivi medici per la cura della fibrillazione atriale basati sugli esiti clinici

E’ da una proposta dell’Aoup di risk-sharing che nasce il recente accordo, siglato da Estar per la prima volta in Italia, nelle gare di dispositivi medici per la cura della fibrillazione atriale ed è un primo passo verso modelli di finanziamento in sanità basati sui benefici reali prodotti sul paziente.  Le Unità operative di Cardiologia 2 (diretta dalla dottoressa Maria Grazia Bongiorni) e di Farmaceutica-Dispositivi medici (diretta dalla dottoressa Domenica Mamone) hanno infatti lanciato lo scorso anno la proposta, poi adottata dalla Regione Toscana, per gli acquisti di dispositivi per l’ablazione transcatetere con tecnologia CRYO.

In sostanza si chiede all’operatore economico (in questo caso Medtronic, l’unica azienda in Italia produttrice della tecnologia richiesta) di condividere il rischio di un’eventuale inefficacia della terapia fornendo una percentuale di dispositivi gratuiti all’ospedale. Si acquistano così non solo i device ma anche l’esito di salute ad essi associato.

Finora questa metodologia basata sul valore (value based healthcare) era riservata solo al settore del farmaco. Con l’iniziativa lanciata dall’Aoup lo stesso sistema viene esteso anche agli acquisti di questi particolari dispositivi medici. La logica seguita è di tendere a pagare solo ciò che ha un reale beneficio per il paziente in termini di efficacia della cura, conciliando in tal modo sia la necessità di acquistare tecnologia sempre più avanzata, sia quella di garantire appropriatezza clinica sia di controllare la spesa.

L’ablazione transcatetere delle vene polmonari è un’opzione terapeutica di successo nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non rispondente ai farmaci. Si calcola che nel 2030 ne saranno affette dai 14 ai 17 milioni di persone, con incidenza di 120.000 – 215.000 nuovi casi per anno e una prevalenza di circa il 3% negli adulti (>20 anni). Se non curata può evolvere in ictus o scompenso cardiaco. Ecco perché è fondamentale un trattamento efficace e l’Aoup rappresenta da anni un polo attrattivo a livello nazionale, per casistica e esiti, per queste procedure di aritmologia interventistica (circa 300 l’anno, di cui 30 con tecnologia CRYO), oltre a costituire un punto di riferimento internazionale per tutte le procedure di estrazione e sostituzione degli elettrocateteri cardiaci (edm).
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(pubblicato da Emanuela del Mauro, 23 dicembre 2020)