Il 12 maggio 1820 nasceva Florence Nightingale, la fondatrice dell’infermieristica moderna. In quest’occasione l’International Council of Nurses celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere, Giornata in cui si sottolinea l’impegno delle infermiere e degli infermieri - in tutto il mondo sono oltre 13 milioni - sui temi della solidarietà e dell’alleanza col cittadino.


Il 12 maggio è l’occasione per parlare della professione infermieristica, per far comprendere il ruolo fondamentale delle infermiere e degli infermieri negli ospedali e sul territorio, per le persone assistite e i loro familiari, per i giovani che ancora devono scegliere il proprio percorso di studi, per il cittadino e per le altre professioni sanitarie.
I cittadini riconoscono nelle infermiere e negli infermieri, soprattutto in questo periodo, le compagne e i compagni nei momenti di bisogno sia a livello clinico che umano, perché – come sottolinea il codice deontologico - “il tempo di relazione è tempo di cura”.
E ancora di più quest’anno gli infermieri, rappresentati sui media con i loro volti provati e segnati dalla fatica, sono diventato il simbolo dell’impegno di chi in prima linea ha combattuto e sta combattendo la pandemia.
D’altronde l’assistenza infermieristica è una professione che deve affrontare tutte le sfide della salute e, ieri come oggi, richiede una grande forza fisica, mentale ed emotiva.
L’infermiere è un professionista laureato, iscritto all’Ordine professionale, svolge funzioni di prevenzione, assistenza, educazione alla salute, educazione terapeutica, gestione, formazione e ricerca.
È una figura poliedrica che si occupa di vari ambiti, crea dei legami verso chi ha bisogno, affronta quotidianamente nel proprio lavoro la sofferenza e la solitudine delle persone e lavora su più fronti per assistere il paziente, per accompagnarlo nei percorsi di cura, per organizzare percorsi assistenziali e azioni, per risolvere i numerosi problemi che intersecano i bisogni di salute. È infine una professione che si basa sulle evidenze scientifiche e che fa della ricerca un pilastro del proprio percorso assistenziale.
La professione infermieristica ha dimostrato e sta dimostrando come sia in grado di rispondere e adattarsi a tutti quei cambiamenti, talvolta improvvisi, che hanno caratterizzato quest’ultimo anno, evolvendosi per far fronte ai nuovi bisogni assistenziali.
La Direzione aziendale e la Direzione infermieristica dell’Aoup, in occasione di questa Giornata, ringraziano tutti gli infermieri che nei vari ambiti assistenziali e nei vari ruoli hanno affrontato questa emergenza, continuando a garantire le attività assistenziali programmate, ma anche costruendo nuovi percorsi e attività: ad esempio la campagna vaccinale e i percorsi dei tamponi sia per l’utenza che per gli operatori, l’organizzazione e gestione assistenziale delle degenze Covid. In ogni situazione si sono adattati ai cambiamenti con professionalità, abnegazione, impegno e dedizione verso l’altro.
Buona Giornata internazionale dell’infermiere a tutti!

Direttore generale Aoup, dottoressa Silvia Briani
Direttore infermieristico Aoup, dottoressa Monica Scateni

Per finire, alcuni dei ringraziamenti che quotidianamente giungono alle infermiere e agli infermieri dell’Aoup da pazienti e utenti:

- Vorrei fare un ringraziamento per la competenza e la rassicurazione
- Grazie per la disponibilità e umanità
- Ringrazio tutti infermieri per empatia, gentilezza e professionalità
- Non cambiate mai
- Ringraziamento per supporto morale e assistenziale
- Professionisti molto preparati e accoglienti
- Tutta l’equipe in grado di soddisfare le esigenze paziente, grazie
- Gli ospedali senza infermieri non funzionano
- Grazie per il vostro sorriso e la vostra disponibilità