Nell’unità operativa Neuroradiologia (diretta dal professor Mirco Cosottini) è stato attivato un servizio di guardia notturna e festiva per tecnici (TSRM) e infermieri che affiancano il neuroradiologo di guardia. Sono stati quindi del tutto eliminati i tempi finora necessari a far sì che, in caso di necessità, tecnici e infermieri reperibili arrivassero in ospedale.
Il progetto - fortemente sostenuto anche dal Dipartimento delle professioni infermieristiche e dal Dipartimento delle professioni tecnico-sanitarie (rispettivamente diretti dalla dottoressa Monica Scateni e dal dottor Davide Pelliccia) - è intitolato “Adeguamento del percorso ictus iperacuto ed urgenza neuroradiologica” e si propone di agire in due ambiti.
Il primo è quello del percorso intraospedaliero delle reti tempo dipendenti, che viene reso più veloce. In particolare ne trae benefici la rete ictus dedicata alla diagnosi e trattamento del paziente con patologia cerebrovascolare acuta (attualmente oggetto di revisione a livello regionale e di area vasta). La recente introduzione delle nuove linee guida ISO per la gestione dell’ictus iperacuto stabilisce infatti la possibilità di trattare pazienti mediante fibrinolisi endovenosa e/o trombectomia meccanica anche nei pazienti con ictus insorto a tempo non determinato e oltre la finestra terapeutica canonica. Tale possibilità necessita di una selezione dei pazienti basata su criteri di imaging avanzato e non convenzionale (TC, angio-TC, CT o RM di perfusione) che, grazie alla presenza costante di tecnici e infermieri può essere adesso effettuata senza soluzione di continuità. Il paziente con ictus che afferisce al Pronto soccorso dell’Aoup viene accolto dallo stroke-team, che lo inquadra dal punto di vista clinico e laboratoristico e trasferisce direttamente in neuroradiologia, dove viene sottoposto alle necessarie indagini neuroradiologiche. Nel caso sia indicato un trattamento fibrinolitico per via endovenosa, il paziente può effettuare l’infusione del farmaco direttamente in sala TC e, se indicato, trasferito nella sala angiografica attigua per eseguire la trombectomia meccanica.
Time is brain e Imaging is brain sono i principi che hanno guidato i professionisti nell’ottimizzazione del percorso, cui hanno collaborato le unità operative coinvolte nello stroke-team: Medicina d’urgenza e Pronto soccorso (diretta da Massimo Santini), Neurologia (diretta dal professor Gabriele Siciliano), Neuroradiologia (diretta dal professor Mirco Cosottini), Anestesia e rianimazione Pronto soccorso (diretta dal dottor Paolo Malacarne) e Neuroanestesia (diretta dal dottor Sergio Casagli).
Un secondo e non meno importante vantaggio ottenuto dal progetto è la maggiore facilità con cui i pazienti del Pronto soccorso e di altri reparti possono eseguire esami neuroradiologici in orario notturno e festivo. Si può infatti accedere alla Neuroradiologia direttamente dai moduli del Pronto soccorso, alleggerendo così la pressione sulla Radiodiagnostica di Pronto soccorso (diretta dal dottor Michele Tonerini).
«Abbiamo investito moltissimo su questo progetto», sottolinea il direttore generale Silvia Briani, «dedicando 4 tecnici e 3 infermieri alla guardia notturna e festiva della Neuroradiologia. L’abbiamo fatto perché per l’Azienda - e anche per me, personalmente - l’ulteriore accorciamento dei tempi della rete tempo-dipendente dell’ictus ha un’importanza strategica: il miglioramento è il nostro obiettivo in ogni ambito assistenziale».