Daniela Cavallone premiata al Global Hepatitis Summit

Dal 18 al 20 giugno si è svolto in forma di conferenza virtuale il Global Hepatitis Summit – 17th International Symposium on Viral Hepatitis and Liver Diseases – che doveva svolgersi a Taipei, Taiwan. Hanno presenziato oltre 150 esperti e oltre 1500 partecipanti da tutte le parti del mondo. Le comunicazioni scientifiche sono avvenute sotto forma di posters e dopo due sessioni eliminatorie l’Award Committee ha assegnato il premio per la miglior presentazione “Best Poster Award” alla dottoressa Daniela Cavallone (nella foto) del laboratorio dell’unità operativa di Epatologia dell’Aoup per il lavoro “A single center, large long term cohort study of the relations between mutations in Basic Core-Promoter and pre-C regions of Hepatitis B Virus DNA and clinic-pathologic outcome of HbeAg-negative/anti-Hbe-positive phase.”

Lo studio condotto sulla coorte di pazienti con infezione cronica da virus dell’epatite B (HBV) seguiti presso l’Epatologia dell’Aoup - Centro di riferimento della Regione Toscana per le Epatopatie croniche e il tumore del fegato - ha illustrato le relazioni tra gli esiti clinico-patologici e di cura e le mutazioni virali che modulano l’espressione dell’antigene “e” di HBV e che sono responsabili della forma attualmente più diffusa di epatite cronica B, HBeAg negativa, scoperta e caratterizzata da Maurizia Brunetto, professore straordinario di Medicina interna del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa e direttore dell’unità operativa Epatologia e del Dipartimento delle Specialità mediche dell’Aoup. Tale riconoscimento premia la continuità e eccellenza di lavoro della dottoressa Daniela Cavallone e del Laboratorio di Fisiopatologia epatica e digestiva che è un riferimento internazionale in questo settore, avendo contribuito negli anni a caratterizzare tale patologia definendone i criteri diagnostici, prognostici e terapeutici che sono stati adottati dalla linee guida delle associazioni scientifiche internazionali.