Chirurgia dell'esofago: lettori di Ebook donati al reparto dall'associazione Obiettivo esofago Odv

Cinque dispositivi elettronici per la lettura di libri in formato digitale sono stati donati nei giorni scorsi dall’associazione Obiettivo Esofago Odv all’Unità operativa di Chirurgia dell’esofago dell’Aoup diretta dal dottore Stefano Santi. Un modo per testimoniare la vicinanza al personale sanitario e ai pazienti in carico alla struttura anche in questi mesi caratterizzati dalle restrizioni dovute alla pandemia, che hanno condizionato pesantemente anche le attività del sodalizio. “Ci è stato impossibile – spiegano in una nota - organizzare convegni o incontri di qualsiasi tipo, e soprattutto essere presenti in ospedale per supportare le famiglie dei pazienti come siamo stati soliti fare nel passato, sia nella fase del ricovero - aiutando anche le persone provenienti da fuori Pisa a trovare una sistemazione vicina ai loro cari ricoverati - sia nel post operatorio, mettendo a disposizione la nostra esperienza diretta con consigli su alimentazione e sulle varie problematiche che si possono presentare dopo interventi così importanti. Abbiamo quindi cercato di intensificare la nostra capacità di contatti indiretti, telefonici o per mail, con soci e nuovi pazienti, e abbiamo tentato di realizzare quanto possibile, con le nostre modeste possibilità, per essere di supporto all'attività del reparto. Così, nella prima fase del lockdown, quando era difficile reperire persino gli strumenti di protezione individuale, abbiamo effettuato una donazione di un seppur modesto quantitativo di mascherine a disposizione del personale del reparto. Nelle scorse settimane abbiamo messo a disposizione della Chirurgia dell'esofago cinque lettori di e-book perché sono sanificabili, come le normative prevedono, e quindi utilizzabili dai degenti per la lettura, in sostituzione dei libri cartacei. Siamo consapevoli che si tratta di iniziative modeste, ma ci hanno aiutato a mantenere viva la speranza di ripartire quanto prima appieno con le nostre attività, che si basano soprattutto sul rapporto umano e sul contatto diretto con pazienti e famiglie, in barba ai virus di ogni genere e tipo”. L’Aoup ovviamente ringrazia vivamente l’associazione per la sensibilità mostrata.

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 2 agosto 2021)