Un lavoro di squadra che fa segnare un bel traguardo alla Neurochirurgia dell’Aoup perché, nella classifica nazionale di Agenas (Piano nazionale esiti 2020) sulla mortalità a 30 giorni dal trattamento chirurgico dei tumori cerebrali, Pisa si piazza al 18° posto in Italia, davanti a ospedali di eccellenza come il Besta e il Niguarda di Milano, le Molinette a Torino e il Borgo Trento a Verona. E in Toscana svetta al primo posto, posizione confermata anche nella classifica di ARS. Un risultato i cui meriti vanno ben oltre la sola struttura di Neurochirurgia perché il successo nel trattamento di patologie oncologiche complesse come i tumori cerebrali richiede – come ormai avviene per tutte le malattie - la multidisciplinarietà e l’apporto di tante altre specialità, oltre alla perizia nell’assistenza anestesiologica/rianimatoria post- e perioperatoria, infermieristica, tecnica, organizzativa e di supporto, affinché tutto funzioni.

“Sono molto orgogliosa di questo risultato – dichiara il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani – perché rende merito all’impegno e alla professionalità di tutte le figure preposte all’assistenza, quindi non solo  l’équipe di sala operatoria ma anche tutti i protagonisti della fase diagnostica, di stadiazione della malattia, del trattamento oncologico e riabilitativo e poi tutte le altre specialità di area medica per la  prevenzione/gestione delle possibili complicanze nel post-operatorio. Insomma, un lavoro di tutti in cui la funzione di ciascuno è essenziale al successo della cura. Certamente si può ancora migliorare e da parte nostra vi deve essere l’impegno ad ascoltare tutte le istanze che ci vengono dai professionisti ma intanto questo risultato ci infonde tanta fiducia e ci fa guardare al futuro con ottimismo”.

“Sono tre secondo me i fattori principali a cui si deve questo risultato – dichiara il  il dottor Gaetano Liberti (foto), responsabile della Neurochirurgia dell’Aoup -: assetto organizzativo, competenza dei professionisti e collaborazione multidisciplinare che ci consentono sia di programmare gli interventi in elezione (anche su pazienti da fuori regione), sia di accogliere le urgenze visto che l’Aoup è polo di riferimento regionale in area vasta per le reti tempo-dipendenti, ictus emorragico/ischemico o politraumi. Ovviamente trattiamo tutti i tipi di patologia oncologica: glioblastomi, meningiomi, neurinomi dell’acustico e di altri nervi, adenomi ipofisari, ependimomi, craniofaringiomi, cordomi, epidermoidi, neuroblastomi, in qualunque sede anatomica grazie alle attuali conoscenze e tecnologie che consentono al neurochirurgo di arrivare ovunque con precisione, mininvasività e rispetto delle strutture sane circostanti (cervello, sistema nervoso e sistema circolatorio). Inoltre, grazie alla multidisciplinarietà, insieme ai neuroanestesisti/rianimatori operiamo fianco a fianco con altri specialisti (chirurghi plastici e otorinolaringoiatri, chirurghi toracici, chirurghi maxillo-facciali, chirurghi generali, neurologi, radioterapisti, oncologi, infettivologi, ortopedici) e quindi oggi possiamo rimuovere qualsiasi tumore in qualsiasi sede anatomica con estrema precisione e accuratezza, curando patologie un tempo inattaccabili anche su pazienti in età avanzata, con tempi di degenza e complicanze ridotte. Il tutto applicando standard lavorativi internazionali con un occhio al futuro – conclude Liberti – che ci sprona a migliorare sempre di più (edm).  

In allegato la tabella con i risultati

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 11 gennaio 2022)

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