Neonati prematuri: la casa alloggio "L'isola che c'è" compie 20 anni. Oggi al Santa Chiara la celebrazione dell'anniversario

"L’Isola che c’è”, la casa alloggio che si trova all’Ospedale Santa Chiara (Corte degli Spedalinghi) per ospitare le mamme dei bimbi nati pre-termine, ha compiuto 20 anni.
E oggi l’anniversario della nascita di questa struttura, aperta il 4 marzo 2002 grazie a un accordo dell’Apan-Associazione pisana amici del neonato con l’Aoup, è stato celebrato con un incontro pubblico nell’Aula della didattica dell’Edificio 2 (che ospita i reparti di Neonatologia e di Ostetricia e Ginecologia) con tutti i protagonisti di questi 20 anni di storia. Una storia fatta di momenti difficili ma anche di tanta solidarietà e sostegno, come è necessario che sia quando si affronta un fase delicatissima nella vita dei genitori come la nascita di un neonato prematuro.
E tutti i presenti che hanno preso la parola hanno voluto rimarcare l’importanza dei valori umani dell’empatia, della vicinanza e del conforto che, se sommati alle cure mediche, possono davvero fare la differenza per la ripresa dei piccoli, che ogni giorno superano uno scoglio nell’incubatrice, e dei loro genitori che li accompagnano in questo cammino.
La casa alloggio ad oggi ha ospitato 2360 famiglie. La permanenza può variare da un giorno a diversi mesi, a seconda della gravità delle condizioni dei piccoli ricoverati nella terapia intensiva neonatale, che spesso richiedono cure ad alta specializzazione visto che l’Aoup è centro di riferimento di area vasta per tutto il percorso nascita delle gravidanze a rischio (con presa in carico multidisciplinare e cura della madre, del feto e del neonato).
Il soggiorno è gratuito, grazie al progetto di Apan “La cura del neonato e della sua famiglia” che, negli anni, è stato finanziato anche dalla Regione, dalla Sds pisana e dall’Azienda Usl Toscana nord-ovest, oltreché dall’Apan stessa e dall’Aoup che mette a disposizione i locali.
L’alloggio dispone di posti letto in camere confortevoli, con bagno e cucina in comune, una stanza tiralatte e una sala accoglienza per i papà e gli altri ospiti. Le mamme hanno la chiave dell’appartamento e sono quindi autonome. Ogni mattina è presente personale specializzato nell’accoglienza e assistenza del nucleo familiare ed è inoltre offerto il servizio di assistenza sociale e di supporto psicologico.
Alla celebrazione del ventennale ha partecipato la Direzione aziendale con il Dipartimento materno-infantile e il Dipartimento delle professioni infermieristiche insieme ai  rappresentanti dell’Apan, dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest, professionisti che a vario titolo hanno contribuito alla storia di questi anni, familiari e anche ex-neonati pretermine ora cresciuti e in perfetta salute. Un ricordo speciale è stato dedicato al professor Paolo Ghirri, prematuramente scomparso e che alla Casa alloggio e all’associazione aveva dedicato tanto del suo tempo e delle sue energie umane e professionali.

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 4 marzo 2022)

Nella galleria fotografica i vari momenti della celebrazione del ventennale in ospedale e alcuni interni della casa alloggio