Il trattamento migliore, nel minor tempo possibile: Aoup al centro della rete stroke dell’Area vasta Toscana nord-ovest

Sono appena entrate in vigore due procedure che recepiscono le più recenti linee guida internazionali sul trattamento dell’ictus ischemico iperacuto e coinvolgono le strutture dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest.
Le nuove procedure permetteranno il trattamento di un sempre maggior numero di pazienti affetti da ictus ischemico iperacuto centralizzati a Pisa, estendendo in alcuni casi le “finestre” terapeutiche anche fino a 24 ore dall’esordio dei sintomi.
La corretta presa in carico dei pazienti è garantita dalla tempestiva interazione tra Rete tempo dipendente ictus dell’Area vasta della Toscana nord-ovest e stroke team multidisciplinare dell’Aoup: in prima linea Neurologia, Medicina d’urgenza e Pronto soccorso, Neuroradiologia, Neuroanestesia e rianimazione, Neurochirurgia.
L’ictus cerebrale rappresenta la principale causa di disabilità permanente nell’adulto, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte nella popolazione. In Toscana ogni anno si registrano circa 11.000 casi di ictus, di cui circa 3.800 nella Toscana nord ovest. Sono enormi i costi umani, sociali ed economici.
“La prevenzione primaria e secondaria della malattia cerebro-vascolare ischemica rimane il cardine fondamentale, ma da oggi - dichiara il professor Gabriele Siciliano (nella foto), direttore dell’unità operativa Neurologia - un sempre maggior numero di pazienti colpiti da ictus ischemico iperacuto potrà tempestivamente beneficiare di un trattamento del più avanzato livello nei farmaci e nelle procedure. Avremo benefici in termini di outcome clinico, indipendenza funzionale e anche un risparmio notevole di costi per il servizio sanitario. Sempre più pazienti verranno centralizzati a Pisa per garantire il percorso migliore nel minor tempo possibile”.