Nelle pagelle di Agenas Aoup quasi tutta in verde e sempre nei primi posti in Italia per gli interventi oncologici

Una performance ottima nell’area osteomuscolare, con il 70,8% di interventi chirurgici per fratture del femore operate entro 48 ore (contro una media nazionale del 48,5%) e il mantenimento degli standard del 2020 sui tempi di attesa per intervento chirurgico per frattura tibia perone: è una delle pagelle che Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali - che ieri ha pubblicato il Piano nazionale esiti degli ospedali italiani riferiti all’anno 2021 – ha assegnato all’Aoup nell’ambito delle mappe ad albero (treemap), grafici rappresentati in rettangoli nidificati, di varie dimensioni e colori (l’area di ciascun rettangolo è proporzionale ai volumi di attività della struttura ospedaliera in esame e il colore misura il livello di aderenza allo standard di qualità). Sono sette le aree cliniche principali: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare. E sull’osteomuscolore l’Aoup riporta il colore verde scuro (livello “molto alto”). Colore verde chiaro (livello “alto”) in tutti gli altri settori tranne il respiratorio (che rappresenta il 16 % dell’attività complessiva di Aoup), che riporta un colore arancione (livello “basso”) riguardo all’indicatore preso in esame da Agenas, ossia la mortalità a 30 giorni per Bpco-Broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata, in cui l’Aoup ha una media del 13.4% (comunque più bassa della media nazionale, che si attesta sul 13.7%), su un volume di 236 casi trattati.

L’andamento risente della criticità intrinseca della patologia e della frequentissima compresenza, in una popolazione generalmente anziana (qual è quella colpita da Bpco), anche di altre malattie e anche della riduzione degli accessi in termini di ricovero in ambiente specialistico (Pneumologia), causa Covid.

Buoni gli esiti anche nell’area clinica cardiocircolatoria (il 21,2% dell’attività complessiva di Aoup), in cui si registra un miglioramento nell’indicatore dello Stemi (proporzione di casi trattati entro 90 minuti con angioplastica coronarica percutanea), in cui la media dell’Aoup è ben sopra quella nazionale: di 205 casi trattati, il 64,5% entro 90 minuti contro il 50,5% della media nazionale. Migliorati anche sulla mortalità a 30 giorni dallo scompenso cardiaco congestizio: su 271 casi, l’Aoup riporta una media dell’8,3% comunque migliore di quella nazionale, che si attesta sull’11,2%. Riguardo alla mortalità a 30 giorni dall’infarto miocardico acuto, anche in questo caso si registra un miglioramento rispetto al 2020: su 368 casi trattati la media dell’Aoup è in linea con quella nazionale, il 7% contro 7.7%.
Nell’area clinica nervosa si registra un miglioramento sulla mortalità a 30 giorni dall’ictus ischemico: su 276 casi l’8.9% (comunque migliore della media nazionale, pari al 10.8%)
Nella chirurgia oncologica sono state mantenute le buone performance del 2020 nei seguenti indicatori: nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da chirurgia conservativa per tumore alla mammella (livello “molto alto”: su 270 casi, solo l’1% di reinterventi contro il 5,9% nazionale), tumore alla mammella (interventi in reparti con volumi superiori a 135 casi l’anno): su 715 casi trattati, quasi tutti (il 99.7%) aderenti allo standard di qualità previsto da Agenas (contro il 78,35% nazionale). Livello medio e comunque in miglioramento rispetto al 2020 sulla mortalità a 30 giorni per intervento chirurgico per tumore al colon (5.6% contro 4,6% di media nazionale), polmone (0,8% contro 1,02% nazionale) e allo stomaco (5,1% contro 5,7%).
Balzo in avanti anche nell’area gravidanze e parto, dove si registra un verde scuro (livello “molto alto” sulla proporzione di parti con taglio cesareo primario: su 1375 solo il 14,6% (versus un dato italiano del 22,4%). Ancora performance non ottimale invece (colore arancione) per la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso cesareo (9,1% comunque sopra la media nazionale del 10,7%).
Infine per la chirurgia generale, miglioramenti rispetto al 2020 anche nell’indicatore della colecistectomia laparoscopica (interventi in reparti con volumi maggiori di 90 casi l’anno) e performanti nei ricoveri con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni sempre per colecistectomia laparoscopica (86,4% contro 80,6% nazionale).

Nella tabella degli interventi oncologici per tumori maligni l’Aoup ha incrementato i volumi in tutti i settori, mantenendosi sempre entro i primi 10 ospedali italiani (i miglioramenti più significativi nel retto, tiroide, pancreas, colon, rene e fegato). Sostanzialmente stabili gli indicatori già ottimali per mammella e polmone. Da rilevare che i dati Agenas nella scorsa primavera avevano già premiato il servizio sanitario regionale per volumi di attività erogati durante la pandemia, risultando la Toscana prima in Italia per prestazioni di specialistica ambulatoriale effettuate da luglio a dicembre del 2021.
Per maggiori informazioni: https://pne.agenas.it/sintesi/sintesi_vis/croc/sintesi_treemap2.php?cod_struttura=09090101 

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 8 dicembre 2022)