Due medici nicaraguensi per 4 mesi in Aoup

Grazia Luchini, direttrice sanitaria dell’Aoup, ha incontrato i due medici nicaraguensi – Yader Vicente Vanegas Carvajal e Jorge Antonio Martìnez Amaya – che frequenteranno fino alla fine di agosto l'unità operativa di Nefrologia trapianti e dialisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana - diretta dal professor Vincenzo Panichi - e dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest. Le tematiche della formazione, indicate dal Ministero nicaraguense della Salute, saranno l’ecografia renale, il trattamento del paziente in pre-dialisi, la dialisi peritoneale e l’emodialisi. 
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “NicarAgua: qualità dell’acqua e promozione della salute”, di cui è capofila il Comune di Livorno, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e cofinanziato dalla Regione Toscana, e di cui è stato promotore il dottor Andrea Grillo, responsabile della Cooperazione Internazionale dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest.
Il progetto ha come obiettivo il miglioramento della disponibilità di acqua potabile (sia in termini di qualità che di quantità) nelle comunità locali di alcuni dipartimenti del Nicaragua, dove l’accesso all’acqua è garantito soltanto parzialmente a causa di infrastrutture carenti e fattori ambientali avversi. Ciò contribuisce alla diffusione di varie malattie derivanti dalla contaminazione batterica dell’acqua, e insufficienza renale.
In particolare, a partire dagli anni ’90 sulla costa pacifica di tutti i Paesi centroamericani, compreso il Nicaragua, si è iniziato ad osservare una particolare forma di insufficienza renale cronica (IRC) denominata “nefropatia mesoamericana” (MeN). I pazienti sono più giovani rispetto a quanto si osserva in Europa, in maggioranza maschi e lavoratori agricoli. La progressione verso gli stadi più avanzati è molto rapida e non esiste correlazione con ipertensione o diabete. Si ipotizza un insieme di cause lavorative e ambientali in buona parte legate all’acqua: la disidratazione, forme di contaminazione dovute alla natura vulcanica del suolo o ad attività produttive (uso di pesticidi, inquinamento industriale), ma anche cause comportamentali come il consumo eccessivo di antidolorifici fans o di bevande gassate e zuccherate.
In molti municipi dei dipartimenti di León, Chinandega e Rivas, dove il clima è più caldo e secco, la prevalenza nella popolazione generale arriva al 30% e la malattia rappresenta la prima causa di morte.

Nella foto, da sinistra: Mojgan Azadegan, Yader Vicente Vanegas Carvajal, Vincenzo Panichi, Grazia Luchini, Roberto Bigazzi, Andrea Grillo, Jorge Antonio Martìnez Amaya, Teresa Lucchese e Barbara Nerucci.