A Pisa l'ospedale non chiude per ferie: tutti i numeri di attività

L’ospedale a Pisa non chiude d’estate e non ha mai chiuso neppure negli anni passati, nonostante le ferie da smaltire del personale sanitario. Ne è riprova il fatto che tutto il Dipartimento di emergenza-urgenza e tutte le attività ad esso correlate, la patologie tempo-dipendenti (trauma, ictus, infarto) compresi i ricoveri in area medica a disposizione del Pronto soccorso, il percorso nascita, d’estate non vengano minimamente ridotte e non sono state ridotte neanche quest’anno. Va quindi subito sgombrato il campo da questo possibile equivoco di fondo con cui viene stigmatizzata, sulla stampa, la fisiologica riduzione dei posti letto nell’attività chirurgica programmata che scatta a ogni stagione estiva in ogni ospedale italiano. Parimenti d’estate in Aoup non vengono ridotte la chirurgia oncologica prioritaria non rinviabile e i trapianti. Quello che diminuisce d’estate sono i posti letto di ricovero medico e chirurgico di elezione (programmato, e dunque non urgente) non solo per consentire al personale di godere delle ferie ma anche in conseguenza del calo fisiologico di accessi dei pazienti. Oltretutto, a una verifica effettuata, risulta che nel 2023 le riduzioni estive ricalchino i piani ferie degli anni passati. Quindi, quest’anno non c’è stata nessuna variazione di rilievo.

Come ogni anno, dal 7 al 27 agosto chiuderà all’Edificio 30 di Cisanello l’attività chirurgica programmata (tiroidi, emorroidi, bariatrica etc...) ma verranno comunque garantite le urgenze ed eventuali interventi oncologici urgenti. Oltretutto quest'anno viene garantita una maggiore apertura dei posti letto di terapia intensiva. Riguardo all’attività robotica continueranno gli interventi oncologici tranne che nella settimana di ferragosto. Chiusura solo per una settimana della chirurgia del polmone (Ed. 10) e riduzione delle attività al monoblocco (Ed. 6) ma proseguimento di tutte le urgenze nei blocchi operatori di entrambi gli edifici. Da queste verifiche emerge come non ci siano riduzioni della chirurgia oncologica di classe A anzi, dai volumi di attività negli interventi per tumore risulta che, dal 2019, anno prepandemia (1833 interventi complessivi), nel 2023 essi siano cresciuti di +406: 2239, con gli incrementi maggiori per tiroide (+63%), polmone (+53%) , laringe e colecisti (+43%). L’attività chirurgica complessiva effettuata nel 2023 risulta anche incrementata (rispetto agli anni precedenti: +3,4% di ricoveri fra programmati e in urgenza, rispetto al 2019) e mediamente nei tempi di attesa previsti dal piano nazionale gestione liste di attesa (rispetto al 2022 e 2021) in tante specialità: 100% mammella, biopsia percutanea fegato e colecisti; sopra il 90% tiroide, melanoma, angioplastica, pancreas, esofago, stomaco e laringe. Restano da migliorare i tempi di attesa per tumori cerebrali, fegato, reni, vescica, prostata, by-pass aorto-coronarico, endoarteriectomia, colecistectomia, ernie, emorroidi ma tutti gli altri indicatori superano l’80% nel rispetto dei tempi di attesa.
In conclusione si sottolinea che l’ospedale non chiude mai, neppure d’estate perché tutte le attività restano aperte, anche se con una fisiologica contrazione di quelle che si possono ridurre senza pregiudizio della salute dei pazienti.

(pubblicato da Emanuela del Mauro, 27 luglio 2023)