Sabato scorso, nell’Auditorium della Camera di commercio di Pisa, si è tenuto l’incontro annuale sullo stato di avanzamento del progetto “Diabetic Foot Valley Tuscany” coordinato da Alberto Piaggesi, direttore della sezione dipartimentale Piede diabetico dell’Aoup, cui hanno partecipato più di 100 tra medici, infermieri e podologi provenienti dai 15 Centri diabetologici del Servizio sanitario della Toscana.
Il progetto, lanciato nel 2022 allo scopo di implementare la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei pazienti affetti dalla sindrome del piede diabetico - una patologia che colpisce più di 10.000 diabetici in Toscana e che è al primo posto fra le complicanze croniche del diabete per complessità e impegno clinico e sociale - ha come obiettivo creare una rete assistenziale integrata su tutto il territorio regionale la quale, analogamente a quanto accade per altre patologie tempo-dipendenti come l’ictus e l’infarto, sia in grado di rispondere tempestivamente ed efficacemente alle diverse condizioni cliniche che la malattia presenta nel corso della sua storia.
Per questo, dopo una prima fase analitica, nella quale sono state valutate le criticità che ostacolano la piena implementazione di un modello organizzativo e clinico che è già stato definito e recepito da ben due delibere regionali (la 1304 del 2003 e la 698 del 2016), sono stati individuati dei progetti di miglioramento, sviluppati nel corso di due anni da gruppi di lavoro multidisciplinari con il contributo congiunto di tutte le figure professionali che partecipano alla gestione della patologia, inclusi gli altri specialisti come i chirurghi vascolari, i radiologi e i cardiologi interventisti, gli ortopedici, realizzando una vera e propria “community of care”, nella quale i pazienti siano realmente condivisi e la tipologia e la qualità delle terapie siano omogenee, indipendentemente dalla provenienza del paziente e dalla sede di cura.
L’incontro di sabato è stato il momento di condivisione e discussione dei risultati dei gruppi di lavoro sui vari piani di miglioramento, per verificare lo stato di avanzamento del progetto e valutare i risultati già acquisiti. Inoltre l’occasione di incontro di tutti gli operatori dei centri ha reso possibile la realizzazione, nella seconda parte della giornata, di laboratori tecnico-pratici interattivi su quattro aspetti fondamentali della cura del piede diabetico: lo screening, le medicazioni avanzate, la terapia a pressione negativa e lo scarico.
All’incontro, molto partecipato e che ha visto il coinvolgimento diretto e pro-attivo di sanitari da tutto il territorio regionale, hanno partecipato in qualità di moderatori e relatori anche Graziano Di Cianni, Cristiana Baggiore e Loredana Rizzo, direttori delle strutture complesse di Diabetologia rispettivamente dell’area vasta nord-ovest, della centro e della sud-est, i quali hanno anche fatto il punto sull’impatto che i nuovi Lea-livelli essenziali di assistenza hanno sulla qualità e quantità delle prestazioni erogabili in questo tipo di pazienti e quali possibili misure potranno essere adottate per ridurre al minimo i disagi, essendo già cosi gravati da una patologia cronica progressiva e invalidante come il piede diabetico.
In allegato la locandina con il programma della giornata -
- Nelle foto: da sx a dx: Baggiore, Di Cianni, Rizzo, Anichini, Piaggesi - panoramica della sala - il gruppo con tutti i partecipanti (cliccarci sopra per aprirle)
(pubblicato da Emanuela del Mauro, 3 marzo 2025)