Attività fisica adattata e gruppi di cammino: firmato protocollo fra Aoup e Atno sulla rete aziendale del movimento

Aoup e Azienda Usl Toscana nord-ovest insieme, per favorire l’esercizio fisico dei propri pazienti tramite l’Attività fisica adattata (Afa) e i gruppi di cammino, attraverso la creazione di una “rete aziendale del movimento” a cui indirizzare le persone che hanno bisogno di muoversi per motivi di salute. È quanto prevede un protocollo d’intesa siglato fra le Direzioni sanitarie delle due Aziende e le rispettive strutture di Medicina dello sport, che farà in modo che anche i pazienti inviati dai vari specialisti dell’Aoup possano usufruire dei programmi di attività fisica realizzati da tempo nelle sedi dell’Azienda territoriale.

Nel corso di questi anni, infatti, la Medicina dello sport dell’Atno ha attivato diversi progetti per l’individuazione di spazi, luoghi, programmi e opportunità per svolgere attività fisica: sul sito aziendale esiste una pagina dedicata alla “Rete del Movimento” per l’accesso alle palestre di Attività fisica adattata e ai gruppi di cammino presenti su tutto il territorio aziendale e in tutti gli ambulatori di Medicina dello sport territoriali è stato istituito uno sportello, sempre dedicato alla “Rete del movimento”, con accesso diretto il martedì mattina dalle 11 alle 12, che offre un counseling individuale o di gruppo per i pazienti inviati dagli specialisti aziendali o dai medici di medicina generale, in modo da avviarli a questi specifici programmi di educazione al movimento.

“L’attività fisica, se ben strutturata e seguita da professionisti – sottolinea Carmine Di Muro, direttore della Medicina dello Sport dell’Azienda Usl Toscana-nord ovest – può essere considerata una vera e propria terapia non farmacologica. I benefici nei pazienti che hanno intrapreso percorsi di attività fisica adattata o hanno aderito ai gruppi di cammino si possono rilevare nel lungo periodo, ma miglioramenti significativi sul piano clinico e sulla qualità della vita si notano da subito. Questo protocollo con l’Aoup è un passo fondamentale per estendere a un numero sempre maggiore di cittadini l’accesso a queste opportunità, in una logica di integrazione ospedale-territorio che fa bene alla salute delle persone e alla sostenibilità del sistema sanitario. Ora, grazie al protocollo, anche gli specialisti dell’Aoup potranno indirizzare i pazienti da loro selezionati per questo tipo di attività fisica, inviandoli alle nostre strutture preposte dislocate nelle rispettive zone di residenza. Questo sarà possibile anche grazie all’attivazione di uno sportello di counseling omologo della “Rete del movimento” all’Ospedale Santa Chiara reso possibile grazie alla Medicina dello sport dell’Aoup guidata dalla professoressa Monica Nannipieri che ringrazio per la costante collaborazione e il supporto offerto”.

“L’attività fisica è un potente investimento per la salute – spiega il direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – perché, se praticata da tutti, riduce l’incidenza delle malattie croniche non trasmissibili, abbatte i costi e rende sostenibili i sistemi sanitari. E’ necessario pertanto che i professionisti della salute rafforzino la propria formazione in materia per accrescere conoscenze e competenze sulla sua promozione, svolgendo il proprio ruolo in un contesto per forza di cose globale, con la messa in atto di più politiche, strategie e azioni simultanee nei diversi contesti e settori, così come previsto dal Piano d’azione globale per l’attività fisica dell’Oms (Gappa, 2018-2030) , che definisce 4 strategie di intervento su norme e comportamenti sociali, spazi e luoghi, programmi e opportunità, governance e facilitatori delle politiche”.

Centrale diventa quindi la formazione comune per i professionisti sull’importanza delle strategie di promozione della salute, di prevenzione e di contrasto alla vita sedentaria quali elementi cardini per lo sviluppo del benessere della popolazione.
A questo proposito la Medicina dello sport dell’Atno organizzerà un corso Fad che coinvolgerà anche il personale della Medicina dello sport dell’Aoup per formare sia il personale medico sia infermieristico, al fine di acquisire conoscenze e competenze complete su questa materia.

"La prescrizione dell’attività fisica adattata - spiega Monica Nannipieri - è fondamentale nei pazienti con patologie croniche come le epatopatie su base matabolica, le dislipidemie, il diabete di tipo 2, l’obesità o le malattie cardiovascolari, renali, respiratorie perché è scientificamente provato l’impatto benefico della mobilizzazione in termini di stabilizzazione della patologia e di riduzione della sua progressione verso stadi più avanzati. Pertanto riteniamo importante introdurre nelle reti di cammino questi pazienti cronici almeno per iniziare la mobilizzazione alla quale poi potrà seguire una prescrizione individualizzata".

“Riteniamo fondamentale la collaborazione con il territorio su un tema così cruciale come l’adozione di corretti stili di vita e di una costante attività fisica, ovviamente personalizzata a seconda dell’età e delle patologie dei vari pazienti in carico all’ospedale – dichiara la direttrice generale dell’Aoup Silvia Briani – perché è proprio investendo sulla prevenzione che si può contribuire a rendere sostenibile il servizio sanitario nazionale, visto l’allungamento dell’aspettativa di vita e delle malattie croniche, che affollano sempre di più le corsie dei nostri reparti. Oggi non si può non mettere al centro delle politiche di promozione della salute interventi strutturati che agiscano su questi determinanti perché solo così si può contribuire a migliorare anche le performance dell’alta specializzazione che ci caratterizza, in termini di risultati di salute per i pazienti che si rivolgono a noi ”.

 

(Fonte: uffici stampa Aoup e Atno - pubblicato da Emanuela del Mauro, 15 maggio 2025 - Foto di Manuel Alvarez da Pixabay)