Assemblea con il sindaco sul cantiere del nuovo ospedale e l'impatto sul quartiere di Cisanello: proposte e soluzioni
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- Ultima modifica: Mercoledì, 12 Giugno 2024 09:32
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Partecipata assemblea ieri sera nei locali della parrocchia di San Biagio a Cisanello fra l’amministrazione comunale, i vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e la cittadinanza per discutere dell’impatto del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale sul quartiere, che in questa fase sta scontando disagi soprattutto sul piano della viabilità. Erano presenti, per il Comune, il sindaco Michele Conti, l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli, il vicecomandante della polizia municipale Mariano Tramontana e per l’Aoup il direttore generale Silvia Briani, il direttore amministrativo Carlo Milli, l’ingegner Rinaldo Giambastiani, direttore del Dipartimento di area tecnica dell’Aoup nonché responsabile unico di procedimento della gara di appalto e Mauro Giraldi, direttore medico di presidio ospedaliero.
Agli abitanti della zona è stata mostrata innanzitutto una presentazione di come sarà il nuovo ospedale, una volta completato, ossia un insediamento che occuperà in totale circa 174mila metri quadrati di superficie, con aree a verde e oltre 4mila parcheggi, tutti limitrofi alle nuove costruzioni che, a differenza della parte vecchia (suddivisa in padiglioni), saranno accorpate in un unico grande monoblocco, dotato delle più moderne attrezzature tecnologiche. Alla fine ci saranno 52 sale operatorie (di cui 16 nella piastra accanto al Pronto soccorso) per un ospedale chirurgico, il più grande della Toscana, che effettua circa 30mila interventi l’anno. E’ naturale che una costruzione di queste proporzioni abbia delle ricadute su un quartiere che è sorto in anni in cui l’ospedale era molto meno esteso.
Nanotecnologie e perfusione d'organo: in Toscana si scrive il futuro dei trapianti
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- Ultima modifica: Martedì, 11 Febbraio 2020 13:42
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Per la prima volta una ricerca interamente toscana ha sviluppato una nuova strategia per minimizzare il danno ossidativo a cui vanno incontro gli organi dopo il prelievo, creando i presupposti per una sostanziale rivoluzione sul futuro dei trapianti d’organo. Infatti è stata realizzata un’innovativa procedura di conservazione di un fegato umano che gli consente di restare perfettamente vitale a 37°C fuori dal corpo e, contemporaneamente, di sottoporlo a un trattamento antiossidante con nanoparticelle, al fine di mantenerlo in ottime condizioni fisiologiche più a lungo di quanto accada con le attuali procedure. Questa sapiente combinazione di perfusione d’organo ex-situ e nanotecnologie apre nuovi scenari in quanto, con l’aiuto delle nanoparticelle – particelle di natura organica o inorganica delle dimensioni dell’ordine di un miliardesimo di metro utili per la somministrazione di farmaci o materiale genetico, nelle cellule bersaglio - si potrà aumentare il numero e la qualità degli organi disponibili per i trapianti. Questo studio innovativo, ancora in fase pre-clinica, si colloca nell’ambito del progetto “Liver Transplant Hub”, finanziato dalla Regione Toscana attraverso l’Ott-Organizzazione toscana trapianti (diretta dal dottor Adriano Peris), finalizzato a studiare le potenzialità della perfusione normotermica del fegato.
Sla, attivato in Aoup il gruppo operativo multidisciplinare: work in progress
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- Ultima modifica: Lunedì, 17 Febbraio 2020 10:18
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L’Aoup fa quadrato sulla Sla-Sclerosi laterale amiotrofica, la forma più temibile fra le malattie neurodegenerative, strutturando una serie di percorsi diagnostico assistenziali, integrati in tappe progressive e incontri multidisciplinari finalizzati alla presa in carico globale di questi pazienti, incluso il coinvolgimento dei familiari.
La gestione del paziente affetto da Sla è infatti molto complessa, considerata anche l’inevitabile progressione della patologia nelle sue manifestazioni motorie, relazionali e di sussistenza alla persona. Questo drammatico e talvolta rapido quadro evolutivo richiede pertanto continui mutamenti nei mezzi e modi di intervento, che devono adattarsi e commisurarsi alle necessità del paziente e alle conseguenti criticità cliniche nei diversi ambiti coinvolti, neurologici e non.
Nelle prime fasi di malattia, il “case manager” è rappresentato dal neurologo, che si fa carico del percorso individuale di diagnosi e cura della persona malata, accompagnandola per tutta la durata della malattia e attivando il team multidisciplinare che la seguirà nelle varie tappe di progressione. A giudizio del neurologo, viene quindi coinvolto lo pneumologo per la valutazione e presa in carico dell’”impegno” respiratorio (in ambiente ambulatoriale dedicato dell’Unità operativa di Pneumologia). Per le fasi avanzate della malattia, entra in gioco il Pdta-Percorso diagnostico terapeutico assistenziale, di cui è responsabile lo pneumologo, il dottor Luciano Gabbrielli e che è attivo in Aoup dal 2014.
Infezioni intestinali da "Clostridium difficile": Aoup accreditata in Toscana per il trapianto di microbiota fecale umano
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- Ultima modifica: Martedì, 28 Gennaio 2020 11:24
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Per combattere le infezioni da Clostridium difficile a Pisa oggi c’è un’arma in più: il trapianto di feci. L’Aoup è stata infatti accreditata dal Centro nazionale trapianti come ospedale ad alta specializzazione, in possesso dei requisiti tecnico-organizzativi richiesti per poter partecipare al programma nazionale sul trapianto di microbiota fecale umano (FMT), una procedura mini-invasiva i cui effetti benefici nell’eradicazione di questo germe patogeno sono dimostrati in letteratura scientifica nei casi di recidiva.
Oggi le infezioni da Clostridium difficile sono fra le maggiori problematiche in materia di resistenza antibiotica, specie in ambiente ospedaliero. In questi casi il trasferimento di materia fecale contenente microbiota intestinale da un donatore sano a un paziente con alterazione del suo microbiota consente di ripristinare una flora batterica equilibrata (diversità filogenetica), ricreando quindi il microbiota di un individuo sano. Negli ultimi anni questa terapia, dopo una serie di studi clinici, è entrata nell’era della medicina basata sull’evidenza, con tassi di guarigione che arrivano anche al 100%, pur non disponendo ancora di studi prospettici relativi all’influenza, sul lungo periodo, del microbiota donato sulla fisiologia dell’ospite.
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- NSC: incontri di "restituzione" sui risultati del questionario "Dillo a Chiara: tutti insieme verso il cambiamento"
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- Supporto statistico agli studi clinici: oltre 250 lavori e un libro pubblicato dalla Pisa University Press
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- Io sto con Chiara: parte delle quote del torneo di calcetto “interspecialistiche” Cisanello /Santa Chiara serviranno a contribuire all’acquisto di un ecografo per l’obesità infantile
- Trottole, animaletti e costruzioni in legno donati anche quest’anno ai piccoli degenti del S.Chiara
- Variazione orari apertura punti farmaceutici di continuità (ospedalieri) nel mese di dicembre 2024
- Riduzione servizio bus navetta presidio ospedaliero Cisanello per le festività natalizie