Covid-19: montata la nuova tenda pre-triage davanti al Pronto soccorso
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- Ultima modifica: Giovedì, 27 Febbraio 2020 13:41
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E’ stata sostituita per problemi di stabilità la prima tenda montata martedì sera davanti all’ingresso del Dea-Dipartimento di emergenza-accettazione dell’ospedale di Cisanello, per consentire il pre-triage per l’emergenza Covid-19. La giornata ventosa di ieri ha fatto emergere infatti delle difficoltà di ancoraggio non superabili ed è quindi stata sostituita da una struttura più solida, fornita dal Coordinamento regionale delle maxi-emergenze, in dotazione al Gruppo di chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile Onlus di Pisa.
La struttura, che di fatto è un prolungamento esterno dell’ingresso, convoglierà tutti gli accessi pedonali al Pronto soccorso suddividendoli in:
- pazienti che non hanno sintomi respiratori né una storia epidemiologica positiva per il Covid-19 (contatti con persone infette o provenienza dalle zone infette) ma vengono all’ospedale per altre problematiche. Queste persone vengono inviate al box del Triage;
- pazienti che hanno sintomi respiratori (tosse, raffreddore, febbre) senza una storia epidemiologica positiva per il Covid-19: viene fatta indossare la mascherina e vengono indirizzati al box del Triage;
- pazienti con sintomi respiratori e con una storia epidemiologica positiva per il Covid-19: viene fatta indossare la mascherina e vengono dirottati in un’area dedicata proprio a questa emergenza, per tutti i passaggi
Covid-19, l'Aoup ha riunito la task-force aziendale: tutte le misure adottate
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- Ultima modifica: Martedì, 25 Febbraio 2020 15:53
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Stamani in Aoup si è riunita la task-force aziendale con la Direzione e tutte le figure preposte all’organizzazione dei reparti e dei percorsi sanitari e sono state disposte le misure attuative - previste dalle ordinanze del Ministero della Salute, del Capo del Dipartimento della protezione civile, del Decreto del presidente del consiglio dei ministri per le regioni del Nord e recepite dalle ordinanze emanate dalla Regione Toscana - che definiscono i comportamenti da adottare in questi giorni.
Si attuano i protocolli standard resi noti a livello nazionale, inseriti in una procedura aziendale che tutti gli operatori devono consultare sulla rete intranet, che scattano sul ricovero e sull’uso dei dispositivi di protezione individuale in emergenza sanitaria territoriale e pronto soccorso, in presenza di un paziente sintomatico (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) che dovesse presentarsi spontaneamente in ospedale o che risponda a determinati criteri epidemiologici. Sono previsti infatti percorsi dedicati con mascherina chirurgica e l’accesso a tutti gli step diagnostici successivi.
La disinfezione delle mani è invece prassi caldamente consigliata a tutti, indistintamente. Tutte le persone che circolano in ospedale, ambulatori e corsie, devono disinfettarsi le mani. In queste ore si sta potenziando la distribuzione di erogatori di gel alcolico e si stanno affiggendo cartelloni informativi con tutte le norme igieniche di base previste dal Ministero.
Malattie rare: Pisa illumina la Torre nella giornata mondiale. Convegno nazionale con i referenti da tutta Italia
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- Ultima modifica: Martedì, 18 Febbraio 2020 17:11
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Dal 2008 la Giornata delle malattie rare viene celebrata in tutto il mondo l’ultimo giorno di febbraio, con eventi che vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici sulle malattie rare e sull’impatto che hanno sulla vita di chi ne è affetto. Una malattia si definisce rara quando la sua prevalenza (cioè il numero di casi presenti su una data popolazione) è inferiore a 5 casi su 10.000 persone. E oggi il numero delle malattie rare conosciute e diagnosticate – secondo le ultime stime circa 7-8.000 – aumenta in modo esponenziale con l'avanzare delle conoscenze scientifiche e della ricerca genetica.
La Commissione Europea ha promosso nel 2017 gli ERN (European Reference Network), le reti di riferimento europee, che hanno l’obiettivo di migliorare l’assistenza ai malati rari in tutta Europa, favorendo la condivisione delle migliori conoscenze e buone pratiche dei diversi Paesi membri.
Sono cinque le reti in cui Aoup è coinvolta: Neurologia (EURO-NMD, malattie neuromuscolari), Pediatria (ERN-LUNG, malattie polmonari), Endocrinologia (Endo-ERN, malattie endocrine; MetabERN, malattie metaboliche), Reumatologia (ERN ReCONNET, malattie del tessuto connettivo, con ruolo di coordinamento).
Assemblea con il sindaco sul cantiere del nuovo ospedale e l'impatto sul quartiere di Cisanello: proposte e soluzioni
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- Ultima modifica: Martedì, 18 Febbraio 2020 12:40
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Partecipata assemblea ieri sera nei locali della parrocchia di San Biagio a Cisanello fra l’amministrazione comunale, i vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e la cittadinanza per discutere dell’impatto del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale sul quartiere, che in questa fase sta scontando disagi soprattutto sul piano della viabilità. Erano presenti, per il Comune, il sindaco Michele Conti, l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli, il vicecomandante della polizia municipale Mariano Tramontana e per l’Aoup il direttore generale Silvia Briani, il direttore amministrativo Carlo Milli, l’ingegner Rinaldo Giambastiani, direttore del Dipartimento di area tecnica dell’Aoup nonché responsabile unico di procedimento della gara di appalto e Mauro Giraldi, direttore medico di presidio ospedaliero.
Agli abitanti della zona è stata mostrata innanzitutto una presentazione di come sarà il nuovo ospedale, una volta completato, ossia un insediamento che occuperà in totale circa 174mila metri quadrati di superficie, con aree a verde e oltre 4mila parcheggi, tutti limitrofi alle nuove costruzioni che, a differenza della parte vecchia (suddivisa in padiglioni), saranno accorpate in un unico grande monoblocco, dotato delle più moderne attrezzature tecnologiche. Alla fine ci saranno 52 sale operatorie (di cui 16 nella piastra accanto al Pronto soccorso) per un ospedale chirurgico, il più grande della Toscana, che effettua circa 30mila interventi l’anno. E’ naturale che una costruzione di queste proporzioni abbia delle ricadute su un quartiere che è sorto in anni in cui l’ospedale era molto meno esteso.
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